
Vorrei segnalare questo sito in cui è presente un test matematico davvero originale!
PROVARE PER CREDERE!
http://www.matematicamente.it/giochi_e_gare/gioca_con_la_matematica/la_tua_eta_al_cioccolato_200711182328/

Ecco quello che ho trovato.....
A volte la matematica e l'arte sembrano incontrarsi per caso. Atre volte invece si riconoscono nell'opera artistica svariate forme tra cui: quadrati, triangoli, coni, cilindri, sfere, proporzioni auree come elementi compositivi voluti espressamente dall'artista, consapevole di utilizzare un pezzo di matematica come parte essenziale della sua creazione.
Esempio:
Numeri innamorati di Giacomo Balla (1925),
in cui vengono raffigurati i primi termini della famosissima successione di Fibonacci che descrive le simmetrie della natura, Georges Seurat nel corso dei suoi studi sui colori e da lui chiamata "divisionismo",: il grazie al quale riconobbe che come lo spazio geometrico è costituito di punti immateriali e senza dimensione, così lo spazio pittorico si compone di punti colorati ai quali è possibile ridurre ogni figura. Oggi abbiamo continuamente a che fare con puntillisti senza neppure accorgercene, perché le immagini degli schermi televisivi o informatici sono appunto composte di cosiddetti pixel colorati: più grande è il numero dei pixel usati, maggiore è la risoluzione dello schermo e delle relative immagini.
I puntillisti non erano invece interessati alla risoluzione, ma al suo esatto contrario: il loro obiettivo non era nascondere la natura atomica dello spazio visivo, ma esibirla.
Proprio negli stessi anni in cui gli artisti decostruivano le immagini pittoriche in punti colorati, i matematici e i fisici decostruivano le curve geometriche in funzioni sinusoidali e gli atomi materiali in particelle elementari.
In tutti i casi si trattò di una medesima riduzione della realtà a fenomeni ondulatori (ottici, trigonometrici o quantistici) rimasti fino ad allora nascosti: come disse Einstein, si era finalmente "sollevato un lembo del grande velo" che cela la dinamica essenza del divenire dietro la statica apparenza dell'essere.
Pensando al Cubismo esso decompone i contorni in tratti rettilinei e gli interni in tasselli triangolari, che nella geometria euclidea sono rispettivamente determinati da coppie o terne di punti. Il Cubismo vuole fondere realtà fisica e spazio nella rappresentazione del movimento dell'osservatore attorno all'oggetto.L'artista, spostandosi nello spazio, percepisce diversi aspetti della realtà, che il dipinto deve sinteticamente far coesistere. La realtà è destrutturata e poi ricomposta sulla tela. Non esiste distinzione tra spazio circostante ed oggetto: il volume, scomposto in piani e ribaltamenti, non permette più di individuare i confini tra dimensioni interne ed esterne al soggetto. Si perde la profondità . Coesistono prospettive frontali, accidentali, speculari dell'oggetto.
L'opera unifica i vari piani prospettici, che via via vanno emergendo a livello percettivo. Essi sono rappresentati compresenti nel dipinto e non segmentati in intervalli di tempo. E' in tal modo rappresentato il tempo interiore , la durata come tempo soggettivo, che lega più intimamente l'osservatore alla realtà osservata e appunto interiorizzata.
A ricordarci che a volte però le cose cambiano non solo nella forma ma anche nella sostanza, è il dipinto numero 99 al termine della mostra: il Violino e chitarra di Ferdinand Léger (1924).
Nonostante il titolo, di violini e chitarra qui non c'è l'ombra. O meglio, rimane soltanto una letterale ombra, cioè un'astrazione: sulla tela non si vedono infatti altro che figure geometriche, ossia le forme astratte degli oggetti concreti.
Esso svolge il ruolo essenziale di puntatore verso l'esterno, verso quella forma intellettuale e sofisticata dell'arte moderna che è l'astrattismo di gruppi quali il Bauhaus o il De Stijl, e di artisti quali Mondrian o Kandinskij.
Una semplice linea retta orizzontale produce una sensazione di freddezza e di piattezza,collegabile ad un'immagine immobile.
Una linea verticale produce una sensazione di calore, ed è associata all'altezza.
La linea obliqua è instabile mentre quella curva determina un effetto tranquillizzante, quella spezzata nervosismo.
Dal valore espressivo delle linee deriva quello delle forme primarie o elementari:
Il quadrato concepito come la forma più stabile, il triangolo forma di maggior dinamismo, il cerchio la figura più priva di tensione.
RIFERIMENTO:
http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/000329.htm
http://www.scribd.com/doc/35458/matematica-arte-di-mancino





esempio l'autosimilarità. Prendiamo, ad esempio, una montagna rocciosa. A distanza, vediamo la montagna nel suo insieme; se poi, da vicino, osserviamo una piccola roccia, vediamo che questa presenta delle caratteristiche strutturalmente simili a quelle dell'intera montagna. Lo stesso fenomeno, che si può osservare anche nei frattali, deriva,dal metodo con cui si costruiscono.Il termine "frattale" fu coniato da Benoit Mandelbrot nel 1975. Deriva dal latino fractus, participio del verbo frangere, che significa "rompere, frangere".
fluctus frangitur a saxo - l'ondata si infrange sullo scoglio - recita Cicerone.
I matematici avevano iniziato a descrivere i frattali da più di un secolo, ma le lorOo id idee erano state ampiamente ignorate fino a quando Mandelbrot non ha inquadrato l'argomento in una disciplina coerente e ricca di frutti:"La geometria frattale gioca due ruoli. E' la geometria del caos deterministico e può anche descrivere la geometria delle montagne, delle nuvole e delle galassie.
In realtà, che forma ha un sasso, una nuvola, una felce? Con quale formula descrivere una semplice, piccola, formazione di schiuma?
Cosa hanno in comune:
.....Perché la geometria viene spesso definita fredda e arida? Uno dei motivi è la sua incapacità di descrivere la forma di una nuvola, di una montagna, di una linea costiera, di un albero. Osservando la natura vediamo che le montagne non sono dei coni, le nuvole non sono delle sfere, le coste non sono cerchi, ma sono degli oggetti geometricamente molto complessi... Benoit Mandelbrot "Gli oggetti frattali"

Con l'avvento del computer, i frattali hanno acquisito popolarità .
I frattali, con le loro forme misteriose e affascinanti, suscitano la nostra meraviglia e ci colpiscono innanzitutto per la loro bellezza.