
Riflettendo sulla presenza dei numeri intorno a noi mi è venuto in mente che avrei potuto dire qualcosa sulla presenza dei numeri in psicologia. Avendo la prima laurea in psicologia non posso esimermi dal fare considerazioni a riguardo.
Infatti, pensandoci bene qualsiasi test(a partire dai più banali che si possono trovere nelle riviste che non sono veri test psicologici) richiede al soggetto abilità numeriche.
La scala Likert è una tecnica per la misura dell'atteggiamento. Tale tecnica consiste principalmente nel mettere a punto un certo numero di affermazioni (tecnicamente definiti item) che esprimono un atteggiamento positivo e negativo rispetto ad uno specifico oggetto.
La somma di tali giudizi tenderà a delineare in modo ragionevolmente preciso l'atteggiamento del soggetto nei confronti dell'oggetto. Per ogni item si presenta una scala di accordo/disaccordo, generalmente a 5 o 7 passi. Ai rispondenti si chiede di indicare su di esse il loro grado di accordo o disaccordo con quanto espresso dall'affermazione. Questo metodo è applicabile sia per atteggiamenti di tipo unidimensionale e multidimensionale (per cui sono necessarie tecniche statistiche come l'analisi fattoriale o l'analisi delle componenti principali) In questa scala lickert a 5-7 passaggi devo saper collegare il numero ad un indice di gradimento(si attribuiscono dei punteggi su una scala a 5 passi, da 1 sul polo "in disaccordo", a 5 sul polo "d'accordo").
Le abilità matematica vengono ulteriormente richieste quando si procede all'analisi dei dati, fattoriale dell'attendibilità, la regressione multipla, l'analisi della varianza richiedono tutti procedimenti statistici e quindi matematici(ovviamente a carico di psicologi)

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