
Eccomi in questa nuova pagina a parlare di un libro davvero coinvolgente che ha come tema la geometria!
Come avevo ritenuto utile, per approfondire la conoscenza della matematica presentare alcune recensioni( supportate sempre da riflessioni) sull'argomento-matematica anche qui, che mi trovo a parlare di geometria mi piacerebbe fare la stessa cosa!
Incomincio da....
MR QUADRATO
A spasso nel meraviglioso mondo della geometria
Continua il dialogo fra Filippo detto Filo e del nonno matematico , ma in questo caso l’ argomento di conversazione non sono i numeri ma la geometria!Il nonno, professore di Matematica in pensione dotato di grande cultura e di larghe vedute, fa da guida al nipote ormai ragazzo (ora alle soglie dell'adolescenza) dagli innumerevoli interessi ma sempre ben disposto ad accogliere le brillanti spiegazioni del nonno su temi che a scuola sono affrontati in modo così noioso e poco coinvolgente!
Anche qui la struttura dell’opera è la stessa: attraverso 17 capitoli si snodano le vivaci conversazioni a partire dalla Geometria piana alla Topologia, passando per i solidi platonici, ai gruppi di simmetrie e agli Elementidi Euclide, con excursus nei campi della matematica, fisica, mitologia, letteratura sempre solleticando la curiosità del nipote.
Il nonno fin dal primo capitolo racconta all'arguto e simpatico nipote con parole semplici e con la meravigliosa invenzione del quadrato per spiegare l’origine della geometria e via via delle altre figure geometriche ovunque presenti nei nostri oggetti quotidiani.
Introduce il discorso dicendo che gli uomini primitivi osservando la natura non potevano imbattersi in nessun oggetto quadrato:
“Non c’era una volta il quadrato! Infatti, a ben guardare, l’uomo primitivo poteva vedere cerchi come quello della luna o quello che produce un sasso buttato nell’acqua[…] una spirale come quella della lumaca, ma un quadrato no di certo. E infatti la sua prima casa, dopo le caverne è stata proprio rotonda[…] il quadrato era un oggetto avveniristico per lui!”
E così inizia a raccontare a Filo la nascita della geometria riferendosi al racconto di Erodoto sul faraone Sesostri che divise le terre sulle sponde del Nilo in tanti quadrati tutti uguali che assegnò ai suoi sudditi per coltivarli.
È proprio perché a causa delle inondazioni del Nilo i confini si modificarono e a furia di rifare quadrati sul terreno che si è dato vita alla geometria.
Infatti la parola significa “misura del terreno”.
Cosa ci sarebbe di meglio che iniziare ad introdurre la storia della geometria ( agli alunni) raccontandola in questo modo?
Non sarebbe un modo per fargli apprezzare di più la materia?
Io credo proprio di si .
Un altro passo importante nel capito seguente dice che:
“Diecimila anni fa”, continua il nonno, “avvenne un grande cambiamento nella vita dell’uomo primitivo […] l’uomo divenne stanziale quando nacquero l’agricoltura e l’allevamento. E fu allora che inventò la matematica”. Da questo trampolino parte il discorso sul triangolo, legato alla costruzione di capanne. Il triangolo e la capriata, utile per il tetto grazie alla sua indeformabilità.
Con il triangolo, si fa strada il teorema di Pitagora, il suo teorema viene spiegato amabilmente applicandolo alla cuccia di Snoopy.
“Il teorema continua a valere anche se al posto dei quadrati tu disegni un’altra cosa per esempio la cuccia di Snoopy. L’importante è che le tre figure siano simili, insomma che si ottengano l’uno dall’altra con ingrandimenti o rimpicciolimenti, come quando usi lo zoom della matematica fotografica!”
Quanto avrei voluto che qualcuno mi proponesse in questa maniera il teorema di Pitagora!
Nel proseguo del libro emerge che il nonno non si lascia spaventare da nulla e spiega a Filippo, con semplici esempi, in cosa consista la grande “rivoluzione” di Euclide e cosa sia il “sistema assiomatico deduttivo”.
Progredendo nella spiegazione, il nonno aggiunge geometria un pizzico di mitologia, descrivendo il poligono con l’area maggiore a parità di perimetro: il cerchio, come ben sapeva la regina Didone, fondatrice di Cartagine.
"Anni prima questa principessa fenicia che fuggiva dalla sua città TIRO, arrivò su quelle coste e chiese asilo al re Iarba. Anzi chiese di più, un terreno dove stabilirsi con i suoi fedeli.E Iarba rispose:"Ti darò tanta terra quanta può abbracciare una pelle di toro!" […]Iarba era furbo e voleva mettere alla prova l'intelligenza di DidoNe. E infatti la bella e scaltra principessa ha un'idea geniale: taglia la pelle di toro in striscioline sottili sottili, che unisce fino a formare un'unica lunga striscia e con questa contorna un cerchio. E sai perchè un cerchio?Perchè il cerchio ha la massima superficie possibile!.In questo cerchio nascerà la futura Cartagine."
Io come Filo sono rimasta impressionata da questa storia...........chi l'avrebbe mai detto?
Nel cerchio si cela anche un numero importante: il pi greco, di cui Archimede aveva trovato un’ottima approssimazione.
Il nonno fa poi fa una digressione alla fortezza del sultano in Spagna con le sue decorazioni dell’Alhambra.
"Pensa già nel 1400, gli artisti islamici che decorarono il palazzo realizzarono tutti i reticoli simmetrici possibili. Perchè devi sapere che nell'arte araba, non sono ammesse rappresentazioni di esseri viventi per ciò la loro fantasia si sbizzarriva nella creazione di stupende figure geometriche."
Successivamente fa riferimento alla misurazione dell’altezza della piramide da parte di Talete, per poi approdare alla tridimensionalità e il nonno può parlare della sfera, che ha il pregio di essere il solido con la minore superficie laterale a parità di volume.
Dopo aver descritto la geometria analitica e le coniche, senza dimenticare gli specchi ustori di Archimede, ecco i ponti di Konigsberg e i fogli dei topologi vengono paragonati alla plastilina o alla gomma, perché possono dilatarsi, restringersi o torcersi.
In conclusione, il nonno trova il modo di parlare anche delle geometrie non euclidee, così chiaramente che anche Filippo può capire.
Come i libri precedenti, anche questo si avvale di illustrazioni, ad opera questa volta di Laura Cataldi e di una grafica accattivante.
COMMENTO:
Questo libro mi ha aiutata a comprendere mEglio alcuni concetti legati alla geometria fornendomi anche una base didattica!!!!!!!!!
Come il libro precedente anche questo è stato scritto con grande maestria da Anna Cerasoli.
Infine,questo libro ha il notevole pregio di essere adatto sia ai ragazzi(dalle scuole primarie in poi), grazie alla sua semplicità e alla grande chiarezza, sia agli insegnanti, ai genitori, dato che offre numerosi spunti di riflessione, che possono poi essere approfonditi ulteriormente.
Simpatico, interessante e scorrevole……..l’ho letto in un fiato!
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